(1) Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre e tutto amabile Gesù è venuto e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, tutto ciò che fai per Me, anche un respiro, entra in Me come pegno del tuo amore per Me, ed Io in contraccambio te li do a te i miei pegni d’Amore, sicché l’anima può dire: Io vivo dei pegni che mi dà il mio diletto Gesù”.
(3) Poi ha soggiunto:
(4) “Figlia diletta mia, vivendo tu della mia Vita, la tua vita si può dire che è finita, non più vivi, onde, non vivendo più tu, ma Io, tutto ciò che ti fanno, piaceri o dispiaceri, Io lo ricevo come fatto a Me proprio; e ciò lo puoi comprendere da questo, che ciò che ti fanno, o piaceri o dispiaceri, tu non senti niente, ciò significa che ci deve essere un altro che deve sentire quel piacere o dispiaceri, e chi altro lo può sentire se non Io che vivo in te e che ti amo tanto, tanto? ”