(1) Avendo fatto la comunione, il mio sempre amabile Gesù mi si faceva vedere tutto a me d’intorno, ed io in mezzo, come dentro di un flusso, Gesù era il flusso ed io il nulla che mi stava in mezzo a questo flusso. Or, chi può dire ciò che io sperimentavo in questo flusso? Mi sentivo immensa, eppure di me non esisteva che il nulla, mi sentivo alitata da Gesù, mi sentivo il suo fiato intorno a me e dovunque, ma non ho i vocaboli per esprimermi, sono troppo ignorantella, l’ho scritto per obbedire. Onde dopo Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, vedi quanto ti amo e come ti tengo custodita dentro del mio flusso, cioè dentro di Me; così dovresti tenermi tu custodito e riparato dentro di te. L’amore vuole la pariglia dall’amore per poter avere il contento di fare una sorpresa d’amore maggiore, perciò non uscire mai da dentro il mio amore, da dentro i miei desideri, da dentro le mie opere, da dentro il mio tutto”.