(1) Il mio sempre amabile Gesù si faceva vedere che voleva prendere sonno dentro di me, ed io distraendolo l’ho detto: “Gesù, che fate? Non è tempo di dormire, i tempi sono tristi e ci vuole molta veglia, che, vuoi far succedere oggi qualche cosa di grave?”
(2) E Gesù: “Lasciami dormire, ché ne sento tutto il bisogno, e tu riposa insieme con Me”.
(3) Ed io: “No Signore, Tu soffri tanto e ti è necessario il riposo, io no”.
(4) E Lui: “Ed allora Io dormo e tu tieniti il peso del mondo, vedrai se lo farai”.
(5) Ed io: “Certo che da me non la farò, ma insieme con Te sì, del resto, non è l’amore per Te più del riposo? Io voglio amarti assai assai, ma col tuo amore, per poterti dare l’amore di tutti; con l’amore ti lenirò ogni dolore, ti farò dimenticare tutti i dispiaceri, supplirò a tutto ciò che le creature dovrebbero, non e vero oh! Gesù?”
(6) E Lui: “E’ proprio vero quello che tu dici, ma l’amore è anche giusto. Oh! quanto è scarso il numero di quelli che fondono la loro vita tutta nell’amore! Ti raccomando figlia mia, fa’ conoscere a tutti quelli che puoi, che il tutto sta nell’amore, la necessità dell’amore, e che tutto ciò che non è amore, siano anche cose sante, invece di farli camminare innanzi li fanno andare indietro; sia la tua missione l’insegnare la vera vita d’amore, dove c’è tutto il bello delle creature e tutto il più bello che mi possono dare”.
(7) Ed io: “Quanto ci vuole per farli comprendere ciò, a certuni pare stranezza che il tutto sta nell’amore e che amando, l’amore assume l’impegno di farle simile a Te che sei tutto amore, ma del resto farò quanto possa. Ora vedevo Gesù che voleva ritirarsi, ed io: “Non mi lasciare, ora che stiamo discorrendo d’amore vuoi ritirarti? Come l’amore ti piace tanto”. Ma dopo poco è scomparso.
(8) Aggiunto che il giorno 11 avevo detto a Gesù: “O mi terrai in croce o ti terrò in croce”. E come Gesù mi aveva fatto vedere che Lui portava una bara sulle spalle tutta nera, e Lui tutto incurvato sotto di quella bara, e mi disse:
(9) “Questa bara è l’Italia, non la faccio più a portare, mi sento scacciare sotto”.
(10) E pareva che sollevandosi, la bara tentennava e l’Italia riceveva una terribile scossa”.