(1) Continua il mio sempre amabile Gesù a venire appena, ma sempre col ritornello di far fare tragedia, non solo, ma di far invadere l’Italia da persone straniere. Se ciò succede, grandi guai saranno per l’Italia. Onde dicevo a Gesù: “La guerra, le guerre, i terremoti, le città distrutte, ora volete aggiungere anche questo, volete proprio inoltrarvi troppo! Ma chi potrà resistere?
(2) E Gesù: “Ah! figlia mia, è necessario, è necessario. Tu non comprendi bene a quali eccessi è giunto l’uomo, e di tutte le specie di classi, sacerdoti, religiosi, chi li purgherà? Non è buono servirmi di gente straniera per purificare ogni cosa e fargli abbassare la testa altiera e superbia?”
(3) Ed io: “Non lo puoi fare, almeno questo di far venire gli stranieri, ti vincerò col mio amore, che dico, anzi col tuo amore. Non hai detto Tu stesso che non sai negare niente a chi ti ama?”
(4) E Gesù: “Vuoi vincermi? Pare che mi vuoi combattere, ma non sai che il vero amore sta nell’unione dei voleri?”
(5) Ed io accalorandomi di più ho detto: “Certo, in tutto unita col tuo Volere, ma non in questo, qui ci entra il danno degli altri, combatteremo a guerra finata, ma non la vincerai”.
(6) E Gesù: “Brava, brava, vuoi combattere con Me”.
(7) Ed io: “Meglio combattere con Te che con qualche altro, perché Tu solo sei il buono, il santo, l’amabile, che prendi cure dei tuoi figli”.
(8) E Gesù: “Vieni un poco insieme con Me, andiamo a vedere”.
(9) Ed io: “Non voglio venire, non vuoi darmi niente, che ci vengo a fare?” Ma poi ci siamo andati, ma chi può dire i mali che si vedevano e la ragione di Gesù che vuole quasi distruggerci, sono tanti, che non so da dove incominciare a dire, perciò faccio punto.