(1) Stavo pensando tra me stessa: “Come è possibile che Gesù benedetto, per castigare il popolo deva privare me della sua amabile presenza; vorrei vedere se non ci va alle altre anime a farsi vedere. Credo che siano scuse, o che c’è in me qualche cosa che l’impedisce di venire”. E Gesù facendosi vedere appena, mi ha detto:
(2) “Figlia mia, ed è proprio vero che per i castighi non ci vengo spesso; ed ammetti pure che ci vada a qualche altra, ciò dice nulla, tutto è lo stato delle anime cui con la mia grazia sono giunte, per esempio: Se Io andassi ad un’anima principiante, oppure non giunta al possesso di Me come se fossi tutto suo, poco o niente mi farebbe; non avrebbe quell’arditezza, quella fiducia di disarmarmi, di legarmi come le piace. Queste tali stanno innanzi tutte timide, e con ragione, perché non sono entrate in Me da padroni, da poter disporre come vogliono, invece, l’anima quando è giunta a possedermi è ardita, fiduciosa, conosce tutti i segreti divini e può dirmi, e con ragione, se sei mio, voglio fare ciò che voglio. Ecco ché per poter agire mi nascondo, perché soffrirebbero molto nell’unirsi con Me a castigare, oppure me lo impedirebbero. Ecco figlia mia la necessità che non mi manifesti, altrimenti, voglio sentirlo da te stessa, che mi faresti? Quanto non ti opporresti?”
(3) Ed io: “Certo Signore, dovevo starmi a tutto ciò che mi hai insegnato Tu stesso, d’amare le creature come tue immagini e come Te stesso. Se io ti vedessi come prima, non mai potresti permettere la guerra in Italia, Tu ti nascondi, ed io rimango nulla ed il puro nulla, con Te posso tutto, senza di Te posso nulla”.
(4) E Gesù: “Hai visto? Lo dici tu stessa, sicché, venendo da te la guerra si ridurrebbe ad un giuoco, mentre la mia Volontà è che porti delle tristi e gravi conseguenze. Perciò ti ripeto il mio ritornello: Coraggio, statti in pace, siimi fedele, non farla da bambina che ad ogni cosa prende i picci, ma da eroina. Non ti lascio veramente, ma mi terrò nascosto nel tuo cuore, e tu continuerai a vivere del mio Volere; e se così non facciamo, i popoli giungeranno a tali eccessi, da mettere terrore e spavento”.