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Messaggio del 2 aprile 2017:Cari figli, apostoli del mio amore, spetta a voi diffondere l’amore di mio Figlio a tutti coloro che non l’hanno conosciuto. A voi, piccole luci del mondo, che io istruisco con materno amore perché splendano chiaramente di uno splendore pieno. La preghiera vi aiuterà, perché la preghiera salva voi, la preghiera salva il mondo. Perciò, figli miei, pregate con le parole, con i sentimenti, con l’amore misericordioso e col sacrificio. Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare. Perciò, figli miei, non abbiate paura di dire la verità. Non abbiate paura di cambiare voi stessi ed il mondo diffondendo l’amore, facendo in modo che mio Figlio sia conosciuto ed amato amando gli altri in lui. Io, come Madre, sono sempre con voi. Prego mio Figlio che vi aiuti affinché nella vostra vita regni l’amore: l’amore che vive, l’amore che attrae, l’amore che dà vita. Questo è l’amore che io vi insegno, l’amore puro. Spetta a voi, apostoli miei, riconoscerlo, viverlo e diffonderlo. Pregate per i vostri pastori con sentimento, affinché possano testimoniare mio Figlio con amore. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 10-27 Settembre 6, 1911 Chi bada a sé stessa cresce dimagrita.

(1) Continua quasi sempre lo stesso, cioè, con privazione amarissima e con silenzio; al più si fa vedere solamente, ed al più sono cose solite; perciò non le scrivo. Ricordo che quando io emetto qualche lamento del mio stato, mi dice nel mio interno:

(2) “Figlia mia, pazienza, falla da prode, da eroina, coraggio, lasciami castigare per ora, e poi ci verrò come prima”.

(3) Ricordo pure che impensierendomi del mio stato mi disse:

(4) “Figlia mia, chi vuol badare alle difficoltà, ai dubbi, a sé stessa, è come quelle persone schifiltose, che fanno schifo di tutto, ed invece di pensare a nutrirsi, pensano alle schifezze ancorché non ci fossero, e quindi crescono dimagrite, macilente e così muoiono. Così le anime che di tutto s’impensieriscono, crescono dimagrite e così muoiono”.

(5) Qualche altra cosetta, non la ricordo bene. Onde questa mattina trovandomi fuori di me stessa, mi sono trovato il bambino Gesù nelle mie braccia, che piangeva forte, forte, perché sentiva dire che lo volevano cacciare dall’Italia. Prendemmo la via per la Francia, e non lo volevano ricevere, e il mio sempre amabile Gesù, piangendo diceva:

(6) “Tutti mi cacciano, nessuno mi vuole, ed Io costretto da loro stessi, li flagellerò”.

(7) In questo mentre, vedevo strade piene di pietre, fuoco, con gran danno di città.

(8) “Hai visto? Ritiriamoci figlia mia, ritiriamoci”.

(9) E così ci siamo ritirati nel letto, ed è scomparso. Onde dopo altri giorni, pregandolo che si placasse per i tanti flagelli che si sentono, mi ha detto:

(10) “Figlia mia, mi trattano da cane, ed Io li farò tra loro uccidere da cani”.

(11) Oh! Dio, che crepacuore. Placatevi o Signore, placatevi!