(1) Passando giorni amarissimi di privazione del mio adorabile Gesù, lo pregavo che si compiacesse di venire, ed appena un lampo è venuto e mi ha detto:
(2) “Amore che si nasconde, guai!”
(3) E pregandolo per la Chiesa e che avesse pietà di tante anime che vanno perdute, perché vogliono guerreggiare la Chiesa ed i suoi ministri, Gesù ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, non ti affliggere, è necessario che i nemici purghino la mia Chiesa, e dopo che la avranno purgato, la pazienza, le virtù dei buoni saranno luce ai nemici, e si salveranno quelli e loro”.
(5) Ed io: “Ma almeno non permettete che le mancanze dei tuoi ministri giungano a giorno dei secolari, altrimenti più affliggeranno la tua Chiesa”.
(6) E Gesù: “Figlia mia, non mi pregare ché m’indigno, voglio che la materia esca fuori, non ne posso più, non ne posso più, i sacrilegi sono enormi, col coprirli darei campo a farli commettere mali maggiori, tu avrai pazienza a sopportare la mia assenza, la farai da eroina; voglio fidarmi di te che sei mia figlia, mentre Io mi occuperò a preparare flagelli per secolari e per sacerdoti”.