(1) Questa mattina trovandomi fuori di me stessa, vedevo la Celeste Mamma col bambino in braccia; il divino bambino mi ha chiamato con la sua piccola manina, ed io sono volata a mettermi in ginocchio innanzi alla Mamma Regina, e Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, oggi voglio che parli con la nostra Mamma”.
(3) Ed io ho detto: “Celeste Mamma mia, dimmi, c’è qualche cosa in me che dispiaccia a Gesù?”
(4) E Lei: “Carissima figlia mia, statti tranquilla, per ora non veggo niente che dispiaccia al mio Figlio; se, mai sia, incorrerai in qualche cosa che potrà dispiacergli, ti terrò subito avvisata, fidati della Mamma tua e non temere”.
(5) Come la Celeste Regina mi assicurava così, mi sentivo infondere nuova vita ed ho soggiunto: “Dolcissima Mamma mia, in che tristi tempi siamo, ditemi, è proprio vero che Gesù vuole le riunioni dei sacerdoti?”
(6) E Lei: “Con certezza le vuole, perché i flutti stanno per innalzarsi troppo alto, e queste riunioni saranno le ancore, le lucerne, il timone con cui la Chiesa si salverà dal naufragio della tempesta, ché mentre comparerà che la tempesta abbia sommerso tutto, dopo la tempesta si vedrà che sono rimaste le ancore, le lucerne, il timone, cioè le cose più stabili per continuare la vita della Chiesa. Ma oh! quanto sono vili e codardi e duri di cuore, quasi nessuno si muove, mentre sono tempi di opere, i nemici non ci riposano, e loro se ne stanno neghittosamente, ma peggio sarà per loro”.
(7) Poi ha soggiunto: “Figlia mia, cerca di supplire a tutto con l’amore, una sola cosa ti stia a cuore, amare, un solo pensiero, una sola parola, una sola vita, amore. Se vuoi contentare e piacere a Gesù, amalo e dagli sempre occasione di fargli parlare d’amore, questo è l’unico suo sollievo che lo ricrea, l’amore, digli che ti parli d’amore e Lui si metterà in festa”.
(8) Ed io: “Tenero mio Gesù, senti che dice la nostra Mamma? Che ti domandi amore e parli d’amore”.
(9) E Gesù festeggiando ha detto tali e tante cose della virtù, dell’altezza, della nobiltà dell’amore, che non è del mio linguaggio umano il saperlo ridire, perciò faccio...