(1) Stavo sommamente afflitta per la privazione del mio amabile Gesù, ed avendo fatto la comunione, mi lamentavo della sua assenza, e Gesù mi ha detto nel mio interno:
(2) “Figlia mia, stanno succedendo e succederanno cose tristi e tristissime”.
(3) Io sono rimasta atterrita. Quindi sono passati vari giorni senza di Gesù; solo che spesso mi sentivo dire:
(4) “Figlia mia buona, pazienza ché non ci vengo; poi ti dirò il perché”.
(5) Onde me la passavo amareggiata, sì, ma pacifica; quando al meglio ho fatto un sogno che molto mi ha contristato ed anche turbato, molto più che non vedendo Gesù, io non avevo a chi rivolgermi per essere circondata dalle aure di pace che solo Gesù possiede. Oh! quanto è da compiangere un’anima turbata, la turbazione è un’aria infernale che si respira, e quest’aria d’inferno fa uscire l’aria celeste della pace, e prende il posto di Dio nell’anima, la turbazione sbuffando quest’aria infernale nell’anima, la padroneggia tanto, che anche le cose più sante, più pure, col suo soffio infernale le fa comparire le più brutte e perniciose, mette tutto in disordine, e l’anima stanca da questo disordine è appuzzata da quest’aria d’inferno, s’infastidisce di tutto e sente noia dello stesso Dio”.
(6) Io la sentivo quest’aria d’inferno, non dentro di me, ma intorno a me; eppure mi ha fatto tanto male, che non mi curavo più che Gesù non ci veniva, anzi mi pareva che neppure lo volevo. E’ vero che la cosa era molto seria e non di bagattella; si trattava che mi veniva assicurato che non mi trovavo in buono stato; quindi le sofferenze, le venute di Gesù, non erano Volontà di Dio e dovevo finirla una volta per sempre. Non dico tutto a riguardo, perché non lo credo necessario; l’ho scritto solo per obbedire.
(7) Onde, la notte seguente vedevo che dal cielo scendeva acqua a diluvio, da fare molto danno e seppellire paesi interi, ed era tanta l’impressione del sogno che io non volevo vedere niente. In questo mentre, una colomba che girava a me d’intorno mi ha detto:
(8) “Il muovere delle foglie, delle erbe, il mormorio delle acque, la luce che invade la terra, il motore di tutta la natura, tutto, tutto esce dalle dita di Dio, immagina se il tuo stato solo non deve uscire dalle dita di Dio”.
(9) MOnde, venendo il confessore ho detto tutto il mio stato, e lui mi ha detto che era stato il demonio per disturbarmi. Sono lasciata un po’ più pacifica, ma come una che ha sofferto una grave malattia.