MaM
Messaggio del 2 gennaio 2007:Cari figli, in questo tempo santo pieno delle grazie di Dio e del suo Amore che mi manda a voi, vi prego di non avere il cuore di pietra. Il digiuno e la preghiera siano le vostre armi per conoscere e avvicinarvi a Gesù, mio Figlio. Seguite me, il mio esempio luminoso, vi aiuterò, sono accanto a voi, vi ringrazio. Per tutto il tempo, il viso della Gospa è stato doloroso e triste. Si è poi fatto serio quando ha sottolineato l'importanza della benedizione del sacerdote e ha chiesto di pregare e digiunare per tutti i sacerdoti.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 9-33 Aprile 10, 1910 Preparazione e ringraziamento nella comunione.

(1) Scrivo per obbedire, ma mi sento crepare il cuore per lo sforzo che emetto; ma viva l’ubbidienza, viva la Volontà di Dio. Scrivo, ma tremo, e non so io stessa quel che dico; l’ubbidienza vuole che scriva qualche cosa come mi preparo e ringrazio Gesù benedetto nella comunione. Io non so dirne niente, perché il mio dolce Gesù, vedendo la mia incapacità e che non sono buona a niente, fa tutto da Sé: Lui prepara l’anima mia, e Lui stesso mi somministra il ringraziamento, ed io lo seguo. Ora il modo di Gesù è sempre immenso, ed io insieme con Gesù mi sento immensa, e come se sapessi fare qualche cosa; Gesù si ritira, ed io rimango sempre la stupida che sono, l’ignorantella, la cattivella, ed è appunto per questo che Gesù mi vuol bene, perché ignorantella e che niente sono e niente posso, sapendo che a qualunque costo lo voglio ricevere, per non farsi un disonore nel venire in me, ma anzi sommo onore, prepara Lui stesso la mia povera anima, mi dà le sue stesse cose, i suoi meriti, i suoi abbigliamenti, le sue opere, i suoi desideri, insomma tutto Sé stesso; se occorre, anche ciò che hanno fatto i santi, perché tutto è suo; se occorre, ciò che ha fatto la Mamma Santissima; ed anch’io dico a tutti: “Gesù, fatti onore nel venire in me, Mamma Regina mia, santi, angeli tutti, io sono povera povera, tutto ciò che è vostro mettetelo nel mio cuore, non per me, ma per onore di Gesù”. E mi sento che tutto il Cielo concorre a prepararmi. E dopo Gesù discende in me, e mi pare di vederlo tutto compiaciuto vedendosi onorato delle sue stesse cose, e delle volte mi dice:

(2) “Bravo, bravo alla figlia mia, quanto ne sono contento, quanto me ne compiaccio, dovunque guardo in te, trovo cose degne di Me; tutto ciò che è mio è tuo, quante cose belle mi hai fatto trovare”.

(3) Io, sapendo che sono povera povera, che niente ho fatto e niente è mio, me la rido del contento di Gesù, e dico: “Meno male che Gesù pensa in questo modo; basta che sia venuto, e ciò mi basta; fa niente che mi sono servita delle sue stesse robe; i poveri debbono ricevere dai ricchi”. Ora, è vero che rimane in me qualche barlume di qua, un altro di là, del modo che Gesù tiene nella comunione, ma questi barlumi non so riunirli insieme e formarne un preparamento ed un ringraziamento, mi manca la capacità, mi pare che mi preparo in Gesù stesso e lo ringrazio con Gesù stesso.