MaM
Messaggio del 25 giugno 1995:Cari figli, oggi sono felice di vedervi in così gran numero, che avete risposto e che siete venuti per vivere i miei messaggi. Vi invito, figlioli, ad essere i miei gioiosi portatori di pace in questo mondo inquieto. Pregate per la pace, affinché quanto prima regni un tempo di pace, che il mio cuore attende con impazienza. Io vi sono vicina , figlioli, e intercedo davanti all'altissimo per ognuno di voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 9-28 Febbraio 26, 1910 Prima di morire, l’anima deve far morire tutto nel Divino Volere e nel amore.

(1) Continua il mio solito stato di privazione, e forse anche peggio. Oh! Dio, che scesa che ho fatto, mai me lo potevo immaginare di dover giungere a tale termine, ma spero almeno di non uscire mai, mai dal cerchio del suo Santissimo Volere; questo è tutto per me. Vorrei piangere il mio lacrimevole stato, e qualche volta lo faccio, ma Gesù mi rimprovera dicendomi:

(2) “Vuoi tu essere sempre bambina? Si vede che ho che fare con una bambina, non posso fidarmi di te, speravo di trovare in te l’eroismo del sacrificio per Me, ed invece trovo le lacrime d’una bambina che non vuole sacrificio”.

(3) E quindi, se piango si mostra più duro e fa qualcuna delle sue bravure, a non venire affatto per quel giorno. Onde debbo farmi forza a distornarmi il pianto e dico a Gesù: “Tu dici che per amor mi privi di Te, ed io per amor tuo accetto la tua privazione, per amor tuo non piango”. E se giungo a farlo si mostra un po’ più indulgente, altrimenti mi penitenza più forte di morire continuamente eppure vivere con la sua privazione. Onde avendo passato una giornata simile, per quanto ho fatto non ho potuto frenare le lacrime. Gesù me l’ha fatto pagare come io meritavo, ed a notte avanzata, avendone compassione, appena come se si avesse aperto una finestra di luce nella mia mente, si è fatto vedere e mi ha detto:

(4) “Non lo vuoi comprendere, che prima di morire devi morire a tutto, al patire, ai desideri, ai fervori, a tutto, e tutto deve morire nel mio Volere e nel mio amore. Ciò che s’eterna nel Cielo è la mia Volontà e l’amore, tutte le altre virtù finiscono: Pazienza, ubbidienza, patire, desideri; solo la Volontà mia e l’amore non finiscono mai, perciò nella mia Volontà e nell’amore devi tutto anticipatamente far morire. Tutti i miei santi, ed Io stesso non volli risparmiarmi d’essere abbandonato dal Padre, per morire in tutto nel Volere e nell’amore del Padre. Oh! quanto avrei voluto più patire! Oh! quanto desideravo di più fare per le anime! ma tutto questo morì nella Volontà ed amore del Padre, e così hanno fatto le anime che veramente mi hanno amato, e tu non lo vuoi comprendere”.