(1) Trovandomi nel solito mio stato, quando appena è venuto il benedetto Gesù e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, è tale e tanta la gelosia, la cautela che ho delle mie creature, che per non farle guastare sono costretto a circondarle di spine l’anima ed il corpo, affinché le spine tengano allontanato il fango che potrebbe imbrattarle. Ecco perciò figlia mia che anche i miei più grandi favori con cui favorisco le anime a Me care le circondo di spine, cioè di amarezze, di privazioni, di stato d’animo, affinché queste spine non solo me le custodiscano, ma non me le facciano imbrattare dal fango dell’amor proprio e di altro”.
(3) Ed è scomparso.