(1) Continuando il mio solito stato dicevo tra me: “Perché il Signore vuole assolutamente che nessun alito di turbazione entri in me, e che in tutte le cose mi tenga sempre in pace? Pare che nessuna cosa gli piace, fossero anche opere grandi, virtù eroiche, sofferenze atroci, pare che Lui fiuta nell’anima, e con tutte queste, se non ha pace, resta nauseato e scontento dell’anima”. In questo mentre si è fatto sentire, e con voce dignitosa ed imponente, rispondendo al mio perché mi ha detto:
(2) “Perché la pace è virtù divina, e le altre virtù sono umane; sicché, qualunque virtù se non sono coronate dalla pace, non si possono chiamare virtù, ma vizi. Ecco perciò mi sta tanto a cuore la pace, perché la pace è il segno più certo che si soffre e si opera per Me, ed è il retaggio che do ai miei figli, della pace eterna che godranno con Me nel Cielo”.