MaM
Messaggio del 2 ottobre 2016:Cari figli, lo Spirito Santo, per mezzo del Padre Celeste, mi ha reso Madre: Madre di Gesù e, per ciò stesso, anche vostra Madre. Perciò vengo per ascoltarvi, per spalancare a voi le mie braccia materne, per darvi il mio Cuore e invitarvi a restare con me, poiché dall’alto della croce mio Figlio vi ha affidato a me. Purtroppo molti miei figli non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio, molti non vogliono conoscere lui. Oh figli miei, quanto male fanno coloro che devono vedere o comprendere per credere! Perciò voi, figli miei, apostoli miei, nel silenzio del vostro cuore ascoltate la voce di mio Figlio, affinché il vostro cuore sia sua dimora e non sia tenebroso e triste, ma illuminato dalla luce di mio Figlio. Cercate la speranza con fede, poiché la fede è la vita dell’anima. Vi invito di nuovo: pregate! Pregate per vivere la fede in umiltà, nella pace dello spirito e rischiarati dalla luce. Figli miei, non cercate di capire tutto subito, perché anch’io non ho compreso subito tutto, ma ho amato e creduto nelle parole divine che mio Figlio diceva, lui che è stato la prima luce e l’inizio della Redenzione. Apostoli del mio amore, voi che pregate, vi sacrificate, amate e non giudicate: voi andate e diffondete la verità, le parole di mio Figlio, il Vangelo. Voi, infatti, siete un vangelo vivente, voi siete raggi della luce di mio Figlio. Mio Figlio ed io saremo accanto a voi, vi incoraggeremo e vi metteremo alla prova. Figli miei, chiedete sempre e soltanto la benedizione di coloro le cui mani mio Figlio ha benedetto, ossia dei vostri Pastori. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 9-11 Luglio 27, 1909 L’anima è il giuoco di Gesù nella terra.

(1) Trovandomi nel solito mio stato, pensavo tra me: “Che me ne faccio? Non servo più a nulla, Lui non viene ed io sono rimasta un oggetto inutile, perché senza di Lui non valgo niente, non soffro niente; quindi a che più tenermi su questa terra?” E Lui, quando appena ha fatto un lampo e mi ha detto:

(2) “Figlia ma, ti tengo per giuoco, ed i giuochi non sempre si tengono nelle mani; molte volte, anche per mesi e mesi non si toccano, ma con tutto ciò, quando il padrone di quel giuoco lo vuole, non cessa di formare il suo divertimento. Vuoi tu forse che neppure un giuoco tenessi Io sulla terra? Fammi trastullare teco a mio piacere sulla terra, ed Io in contraccambio ti farò trastullare meco nel Cielo”.