MaM
Messaggio del 1 novembre 1984:Cari figli, oggi vi invito a rinnovare la preghiera nelle vostre case. I lavori nei campi sono terminati. Ora dedicatevi alla preghiera. Che la preghiera passi al primo posto nelle vostre famiglie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 8-62 Gennaio 27, 1909 Luisa della Passione del Tabernacolo.

(1) Continuando il mio solito stato dicevo tra me: “Che vita inutile è la mia, qual è il bene che faccio? Tutto è finito, non ci sono più partecipazioni di spine, di croci, di chiodi, pare che tutto è esaurito; mi sento, sì, sofferente, tanto che non posso muovermi, è un reumatismo generale di dolore, ma è cosa tutta naturale, solo mi lascia il pensiero continuo della Passione, l’unione della mia volontà con quella di Gesù, offrendo ciò che Lui soffrì e tutta me stessa come Lui vuole, per chi vuole, che poi non resta altro che una squallida miseria, dunque, qual è lo scopo della mia vita?” Mentre ciò pensavo, appena ha fatto un lampo il benedetto Gesù e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, sai che cosa sei tu? Luisa della Passione del Tabernacolo; quando ti partecipo le pene, sei ancora del calvario; quando no, rimani del Tabernacolo, e vedi com’è così: Io nel Tabernacolo niente do di esteriorità, né di croci, né di spine, eppure l’immolazione è quella dello stesso calvario, le preghiere sono le stesse, l’offerta della mia vita continua ancora, la mia Volontà non ha cambiato in niente, mi brucia la sete della salvezza delle anime, sicché posso dire che le cose della mia vita sacramentale unite con la mia vita mortale stanno sempre ad un punto, non hanno scemato in nulla, ma però è tutto interno, sicché se la tua volontà è la stessa di quando Io ti partecipavo le mie pene, le tue offerte sono simili, il tuo interno è unito con Me, con la mia Volontà; non ho ragione di dirti che sei Luisa della Passione del Tabernacolo? Con questa sola differenza, che quando ti partecipo le mie pene, prendi parte alla mia vita mortale, ed Io esento il mondo dai più gravi flagelli; quando non te le partecipo, flagello il mondo e tu prendi parte alla mia vita sacramentale, ma sempre una è la vita”.