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Messaggio del 12 ottobre 1984:Pregate e digiunate! Desidero imprimere in ogni cuore il segno dell’amore!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 8-58 Dicembre 30, 1908 L’infanzia di Gesù per divinizzare l’infanzia di tutti.

(1) Stavo meditando il mistero dell’infanzia e dicevo tra me: “Bambino mio, a quante pene volesti assoggettarti. Non ti bastava il venire grande, hai voluto venire bambino, soffrire le fasce, il silenzio, l’immobilità della tua piccola Umanità, dei piedi, delle mani. A che pro tutto questo?” Mentre ciò dicevo, si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, le mie opere sono perfette; volli venire piccolo infante per divinizzare tutti i sacrifici e tutte le piccole azioni che nell’infanzia ci sono; sicché, finché i bambini non giungono a commettere peccati, tutto resta assorbito nella mia infanzia e divinizzato da Me. Quando poi incomincia il peccato, allora incomincia la separazione tra Me e la creatura, separazione per Me dolorosa, e per loro luttuosa”.

(3) Ed io: “Come può essere ciò, se i bambini non hanno ragione e non sono capaci di meritare”.

(4) E Lui: “Questo lo do prima per grazia mia, il merito; secondo perché non è di loro volontà che non vogliono meritare, è perché così porta lo stato d’infanzia da Me disposto. E poi, non solo resta onorato ed anche coglie il frutto un giardiniere che ha piantato una pianta, ad onta che la pianta non ha ragione; l’artefice che fa la sua statua e tante altre cose. Il solo peccato è quello che distrugge tutto e separa la creatura da Me, che poi tutto il resto da Me parte alle creature ed a Me ritorna, anche le azioni più triviali, con l’impronta dell’onore della mia Creazione”.