(1) Trovandomi nel solito mio stato, sentivo come se la terra facesse delle oscillazioni e ci volesse mancare di sotto. Io ne sono rimasta impressionata e dicevo tra me: “Signore, Signore, che c’è?” E Lui nel mio interno ha detto:
(2) “Terremoti”.
(3) Ed ha fatto silenzio. Io non gli ho dato quasi retta, e stando quasi in me stessa continuavo le mie solite cose interne, quando al meglio, dopo aver passato un cinque ore dalla parola dettami, ho sentito sensibilmente il terremoto. Onde appena finito di sentirlo, mi sono trovata fuori di me stessa. Quasi confusa vedevo cose strazianti, ma subito mi è stata tolta la vista di ciò, e mi sono trovata dentro di una chiesa; dall’altare è uscito un giovane vestito di bianco, credo che fosse Nostro Signore ma non so dirlo certo, che avvicinandosi a me, con un aspetto imponente mi ha detto:
(4) “Vieni”.
(5) Io mi sono stretta nelle spalle e senza alzarmi, e calcolando in me che in quell’ora stava flagellando e distruggendo ho detto: “Neh! Signore, giusto ora volete portarmi?” Quasi rifiutando l’invito. Allora quel giovane si è gettato nelle mie braccia, e nel mio interno mi sentivo dire:
(6) “Vieni, o figlia, acciò possa finirla col mondo, così lo distruggerò in gran parte, coi terremoti, con le acque e con le guerre”.
(7) Dopo ciò mi sono trovata in me stessa.