(1) Stando nel solito mio stato ed essendo venuto un demonio che faceva cose strane, appena scomparso io non ci ho pensato punto, tanto da dimenticarmi le sue stranezze, occupandomi del sommo ed unico mio bene. Dopo però mi è venuto il pensiero: “Come sono cattiva, insipida, nessuna cosa mi fa impressione”. Ed il benedetto Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, ci sono certe regioni dove le piante non sono soggette a freddi, a brine, a nevi, quindi non sono spogliate da foglie, da fiori e da frutti, e se fanno soste è per breve tempo per dar luogo che, quando si colgono i frutti, prendano il tempo necessario a crescere degli altri, perché il caldo le feconda mirabilmente e non sono soggette a lungaggini, come sono soggette le piante nelle regioni fredde, ché le povere piante per le brine e nevi, sono soggetti per lunghi mesi a dare per breve tempo pochissimi frutti, quasi stancando la pazienza dell’agricoltore che li deve raccogliere. Così sono le anime che sono giunte alla mia unione, il caldo della mia unione dissipa da loro il freddo delle umane inclinazioni, che come freddo le rende sterili e spogliate di foglie e di frutti divini. Le brine delle passioni, le nevi delle turbazioni, arrestano nell’anima i frutti della Grazia. Stando all’ombra della mia unione, niente le fa più impressione, nessuna cosa le entra nel loro interno che disturbi la nostra unione ed il nostro riposo, tutta la loro vita si gira nel mio centro, sicché la loro inclinazione, la loro passione, è per Dio, e se qualche volta si fa un po’ di sosta, non è altro che un mio semplice nascondimento per dar loro una sorpresa di maggiori consolazioni, e quindi poter gustare in loro frutti più squisiti di pazienza e di eroismo, che hanno esercitato nel mio nascondimento. Tutto all’opposto succede alle anime imperfette, pare loro proprio le piante nate nelle regioni fredde, stanno soggette a tutte le impressioni, sicché la loro vita vive più d’impressione che di ragione e di virtù; le inclinazioni, le passioni, le tentazioni, le turbazioni e tutti gli eventi della vita sono tanti freddi, nevi, brine, grandine, che impediscono lo sviluppo della mia unione con loro, e quando pare che hanno fatto una bella fioritura, basta un nuovo successo, una cosa che fa loro impressione, per fare sfiorire questa bella fioritura e farla andare per terra. Sicché sono sempre in principio, e pochissimi frutti cacciano da loro, e quasi stancano la mia pazienza nel coltivarle”.