(1) Avendo inteso da una persona che facilmente si distraeva nella comunione, stavo dicendo nel mio interno: “Come è possibile distrarsi stando con Te? Non resta forse tutta assorbita in Te?” Or, trovandomi nel solito mio stato, stavo facendo le mie solite cose interne, e vedevo come se volesse entrare in me qualche distrazione, e Gesù benedetto che metteva le sue mani innanzi, e non me le faceva entrare, e poi mi ha detto:
(2) “Figlia mia, se l’anima soffre le distrazioni, i disturbi, è segno che non si è data tutta a Me, perché quando l’anima si è data tutta a Me, essendo cosa mia so tenere ben custodito il mio dono; mentre quando tutto non mi danno, in virtù del libero arbitrio, non posso avere quella custodia speciale, e sono costrette a soffrire le cose importune, che turbano la mia unione con loro; mentre quando è tutta mia, l’anima non fa nessuno sforzo per starsene quieta; è tutto mio l’impegno per non far entrare nessuna cosa che potesse turbare la nostra unione”.