(1) Trovandomi nel solito mio stato, vedevo il mio adorabile Gesù con una croce in mano, tutta piena di perle bianche, che facendomi un dono, la poggiava sul mio petto, la quale si è internata dentro del mio cuore, come dentro d’una stanza, e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la croce è un tesoro, ed il luogo più sicuro dove mettere in salvo questo pregiato tesoro è l’anima propria; cioè, è luogo sicuro quando l’anima è disposta con la pazienza, con la rassegnazione, e con le altre virtù a ricevere questo tesoro, ché le virtù sono tante chiavi che lo custodiscono per non sciuparlo ed esporlo ai ladri, ché se non trova specialmente la chiave d’oro della pazienza, troverà questo tesoro tanti ladri che lo ruberanno e ne faranno sciupio”.