MaM
Messaggio del 2 luglio 2019: Cari figli, secondo il volere del Padre misericordioso, vi ho dato ed ancora vi darò segni evidenti della mia presenza materna. Figli miei, essa è per il mio desiderio materno della guarigione delle anime. Essa è per il desiderio che ogni mio figlio abbia una fede autentica, che viva esperienze prodigiose bevendo alla sorgente della Parola di mio Figlio, della Parola di vita. Figli miei, col suo amore e sacrificio, mio Figlio ha portato nel mondo la luce della fede e vi ha mostrato la via della fede. Poiché, figli miei, la fede eleva il dolore e la sofferenza. La fede autentica rende la preghiera più sensibile, compie opere di misericordia: un dialogo, un’offerta. Quei miei figli che hanno fede, una fede autentica, sono felici nonostante tutto, perché vivono sulla terra l’inizio della felicità del Cielo. Perciò, figli miei, apostoli del mio amore, vi invito a dare esempio di fede autentica, a portare la luce là dove c’è tenebra, a vivere mio Figlio. Figli miei, come Madre vi dico: non potete percorrere la via della fede e seguire mio Figlio senza i vostri pastori. Pregate che abbiano la forza e l’amore per guidarvi. Le vostre preghiere siano sempre con loro. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 7-24 Giugno 24, 1906 Continua a sospirare il Cielo.

(1) Dicendo al confessore ciò che ho detto di sopra, si è già inquietato, ché voleva assolutamente che dovevo oppormi al Signore, che l’ubbidienza non voleva; ché io mi sentivo più male, il pensiero di tante privazioni del benedetto Gesù che mi aveva tanto scottato e riscottato al vivo, mi faceva anelare al Cielo. La mia povera umanità la sentivo al vivo e andava borbottando contro l’ubbidienza. La mia povera anima me la sentivo come sotto d’un torchio e non mi sapevo decidere. In questo mentre è venuto Nostro Signore con un arco di luce fra le sue mani, ed è uscita una falce anche di luce e toccava l’arco che Gesù benedetto teneva fra le sue mani, e l’arco toccato è restato assorbito in Cristo, ed è scomparso senza darmi tempo di dire ciò che voleva l’ubbidienza. Io comprendevo che l’arco era l’anima mia e la falce la morte.