MaM
Messaggio del 9 settembre 2005:Cari figli anche stasera vi invito alla preghiera. Cari figli stasera vi invito alla santità nella famiglia, pregate nella famiglia, apritevi alla grazia allo Spirito Santo. Io intercedo presso mio Figlio per ciascuno di voi. Cari figli pregate, pregate pregate! Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 7-21 Giugno 20, 1906 Tutto deve ridursi ad un punto solo, cioè: Diventare tutto una fiamma.

(1) Sentendomi molto sofferente d’anima e di corpo, ed avendo passato la notte con febbre ardente, mi sentivo bruciare e consumare, e tutta sfinita di forze mi sentivo morire, con l’aggiunta che non ci veniva, veramente non ne potevo più. Onde, dopo molto, mi sono sentita uscire fuori di me stessa, e vedevo Nostro Signore dentro d’una luce grandissima, e me stessa tutta inchiodata, anche le più piccole particelle delle mie membra, sicché non erano le sole mani e piedi come altre volte, ma ognuno delle mie ossa teneva il suo chiodo conficcato dentro. Oh! quanti dolori acerbi io sentivo, ad ogni minimo moto mi sentivo lacerare da quei chiodi e venivo meno, e ad ora ad ora mi sentivo morire, ma però rassegnata ed inabissata nel Divino Volere, il quale Divino Volere mi pareva che fosse chiave che aprissi i tesori divini ed attingessi la forza a sostenermi in quello stato di sofferenze, fino a rendermi contenta e felice; però io bruciavo e questi chiodi pareva che producevano fuoco, ed io vi ero tutta immersa. Il benedetto Gesù mi guardava e pareva che se ne compiaceva, e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutto deve ridursi ad un punto solo, cioè: Diventare tutto una fiamma, e questa fiamma trafilata, premuta, battuta, ne esce una luce purissima, non come luce di fuoco, ma di sole, tutta simile alla luce che mi circonda, e l’anima diventata luce non può stare lontana dalla luce divina, anzi la mia luce l’assorbe in sé stessa e la trasporta in Cielo. Perciò coraggio, è la completa crocifissione d’anima e corpo; non vedi che la tua luce è già per spiccarsi dalla fiamma, e la mia luce l’attende per assorbirla?”

(3) Mentre ciò diceva, io mi sono guardata, e vedevo dentro di me una fiamma grande e da questa usciva una piccola fiammella di luce che stava per spiccarsi e prendere il volo; chi può dire il mio contento, il pensiero di morire, il pensiero di sempre stare col mio unico e sommo bene, con la mia vita, col mio centro, mi sento imparadisare anticipatamente.