MaM
Messaggio del 25 marzo 1991: Cari figli, anche oggi vi invito a vivere la Passione di Gesù nella preghiera e nell'unione con Lui. Decidetevi a donare più tempo a DIO che vi ha dato questi giorni di grazia. Perciò, cari figli, pregate e in modo speciale rinnovate l'amore per Gesù nei vostri cuori. Io sono con voi e vi accompagno con la Mia benedizione e le Mie preghiere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 7-12 Aprile 26, 1906 Gesù non le vuol far vedere i castighi per non affliggerla.

(1) Continuando il mio povero stato, mi sentivo persone d’intorno al mio letto che volevano che io vedessi i castighi che stavano succedendo nel mondo, cioè: Terremoti, guerre ed altre cose che io non capivo bene, per farmi interessare presso il Signore; mi pareva che fossero santi, ma non so dire certo. In questo mentre, è uscito il benedetto Gesù da dentro il mio interno, e ha detto loro:

(2) “Non me la molestate, non me la affliggete col volerle fare vedere scene dolorose, ma fatemela stare quieta, e lasciatela in pace con Me”.

(3) Quelli si ne sono andati, ed io sono restata impensierita, chi sa che sta succedendo e neppure vuole farmi vedere. Onde dopo mi sono trovata fuori di me stessa e vedevo un sacerdote che prendeva il discorso dei terremoti che erano successi nei dì passati e diceva: “Il Signore sta molto sdegnato, credo che non sono finiti ancora”.

(4) Ed io: “Chi sa se saremo noi risparmiati?” E quello, infiammandosi, pareva che il cuore gli batteva tanto forte che lo sentivo io, e quei battiti ripercuotevano nel cuor mio, io non capivo chi fosse, mi sentivo comunicarmi un non so che, e quello ha soggiunto:

(5) “Come possono succedere cose gravi di rovine, di morire gente, dove c’è un cuore che ama per tutti? Al più si potrà sentire qualche scossa, senza danno notabile”.

(6) Io nel sentire un cuore che ama per tutti, mi sono sentita come piccata, ed io stessa non so dire come sono uscita a dirlo: “Che dite, un cuore che ama per tutti? Non solo che ama per tutti, ma che ripara per tutti, che soffre, che ringrazia, che loda, che adora, che rispetta la santa legge per tutti; perché io non lo credo vero amore verso la persona amata se non gli rende l’amore e tutta la soddisfazione che gli dovevano rendere gli altri, in modo che in quella persona deve trovare tutto il bene ed il contento che doveva trovare in tutti”.

(7) Quello nel sentirmi, più s’accendeva, s’avvicinava nel atto di volermi stringere; io temevo, sentivo rossore d’avere così parlato; il mio cuore percosso dai suoi battiti, mi batteva forte. Pareva che si trasformava come se fosse Nostro Signore, ma non so dirlo certo. Senza potermi opporre mi ha stretto a Sé dicendomi:

(8) “Ogni mattina verrò da voi, e faremo colazione insieme”.

(9) In questo mentre mi sono trovata in me stessa.