(1) Continuando il mio solito stato, mi sono trovata fuori di me stessa insieme col bambino Gesù tutto afflitto. Io nel vederlo così afflitto ho detto: “Carino mio, dimmi che cosa vuoi? Ché soffri per sollevarti?” E Lui si metteva con la faccia per terra e pregava quasi che volesse che interpretasse la sua Volontà, ma io non capivo niente; l’ho sollevato da terra, l’ho baciato più volte e ho detto: “Diletto mio, non capisco che cosa volete; vuoi che soffra la crocifissione?”
(2) E Lui: “No”.
(3) Ed ha preso il braccio in mano, e mi spuntava i polsi della camicia, ed io nel vedere ciò ho detto: “Vuoi che sia spogliato? Vi sento molta ripugnanza, ma per amor vostro mi sottometto”.
(4) In questo mentre, vedevo un’uomo che preso da disperazione e dalla stima propria di sé stesso, si suicidava, e questo nel nostro paese. Il bambino me ha detto:
(5) “Non posso contenerla tanta amarezza, riceve ne tu la parte”.
(6) Ed ha versato nella mia bocca un poco della sua amarezza. Io sono corsa da quell’uomo per aiutarlo a pentirsi del male che aveva fatto, i demoni prendevano quell’anima e la mettevano sul fuoco e la volgevano e rivolgevano come se l’arrostissero. Io per ben due volte l’ho liberato, e mi sono trovata in me stessa pregando il Signore che usasse misericordia a quell’anima sventurata. Il benedetto Gesù è ritornato con la corona di spine e tanto addentrata nella testa, che le spine parevano fin dentro alla bocca, e mi ha detto:
(7) “Ah, figlia mia, eppure molti non lo credono, che le spine penetrarono fin dentro alla bocca. E’ tanto brutto il peccato della superbia, che è veleno all’anima, che l’uccide; siccome chi tiene una cosa attraverso alla bocca, impedisce che passe alcun cibo nel corpo per darle vita; così la superbia impedisce la vita di Dio nell’anima; perciò volli tanto soffrire per la superbia umana; e con tutto ciò, la creatura giunge a tanta superbia, che ubriaco di superbia perde la conoscenza di sé stesso e giunge ad uccidersi il corpo e l’anima”.
(8) Lo dico per obbedire, che avendo detto al padre ciò che ho scritto di sopra, mi assicurava che quella mattina un uomo si era suicidato.