(1) Continuando il mio solito stato, per poco è venuto il mio benedetto Gesù e mi ha detto:
(2) “Alla verità nessuno può resistere, né l’uomo può dire che non è verità; per quanto cattivo e stupido non può dire uno che il bianco è nero, e che il nero è bianco, che la luce è tenebre, e che le tenebre sono luce; solo che chi l’ama, l’abbraccia e la mette in opera, e chi non l’ama ne resta conturbato e tormentato”.
(3) E come lampo è scomparso, e dopo poco è ritornato ed ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, chi vive nell’ambiente della mia Volontà sta a porto di tutte le ricchezze; e chi vive fuori di questo ambiente della mia Volontà, sta a porto di tutte le miserie, perciò si dice nel Vangelo che a chi tiene sarà dato, e a chi non tiene sarà tolto quel poco che tiene, perché chi vive nella mia Volontà, stando a porto di tutte le ricchezze, non è maraviglia che si andrà sempre più arricchendo di tutti i beni, perché vive in Me come nella propria casa, ed Io, tenendolo in Me sarò forse avaro? Non andrò di giorno in giorno, or dandole un favore, or un altro, e mai cesserò di darle fino a tanto che non l’avrò partecipato di tutti i mie beni? Sì, certo. Invece, chi vive a porto delle miserie, fuori della mia Volontà, già per sé stessa la propria volontà è la più grande delle miserie e distruttrice d’ogni bene. Che maraviglia dunque, che se tiene qualche poco di bene, non avendo contatto con la mia Volontà e vedendolo inutile in quell’anima le venga tolto?”