(1) Continuando il mio solito stato, quando appena è venuto il mio benedetto Gesù e nell’atto che stavo pregando, tutta stringendomi mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la preghiera è musica al mio udito, specialmente quando un’anima è tutta uniformata alla mia Volontà, in modo che non si scorge in tutto il suo interno che una continua attitudine di vita di Volontà Divina. Quest’anima è come se uscisse un altro Dio e mi facesse questa musica. Oh! come è dilettevole, trovando chi mi rende la pariglia e può rendermi gli onori divini. Solo chi vive nel mio Volere può giungere a tanto, ché tutto il resto delle anime, ancorché facessero e pregassero molto, saranno sempre cose e preghiere umane che faranno, non già divine; quindi non avranno quella potenza e quella attrattiva al mio udito”.