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Messaggio del 25 giugno 1981:Dopo aver pregato il Credo e sette Pater, Ave e Gloria, la Madonna intona il canto «Vieni, vieni, Signore» e poi scompare.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 6-142 Novembre 8, 1905 L’anima che si rassegna alla Divina Volontà, giunge a fare di Dio il suo cibo prelibato.

(1) Avendo molto stentato, quando appena è venuto mi ha detto:

(2) “Figlia mia, all’anima che si rassegna alla mia Volontà succede come a quel tale, che avvicinandosi a vedere un bel cibo sente il desiderio di mangiarlo, ed eccitandosi il desiderio passa a gustare quel cibo e trasmutarlo nella sua carne e nel suo sangue. Se non avesse visto il bel cibo non poteva venire il desiderio, non poteva sentire il gusto, e ne seguiva col rimanersi digiuno. Ora, così è la rassegnazione all’anima, mentre si rassegna, nello stesso rassegnarsi vi scorge una luce divina, e questa luce snebbia ciò che impedisce di vedere Dio, e vedendolo desidera di gustare Dio, e mentre lo gusta sente come se lo mangiasse, in modo che se lo sente tutto trasmutato in sé lo stesso Dio. Onde, ne segue che il primo passo è il rassegnarsi, il secondo è il desiderio di fare in tutto la Volontà di Dio, il terzo farne suo cibo prelibato quotidianamente, il quarto è consumare la Volontà di Dio nella sua. Ma se non fa il primo passo, vi resterà digiuno di Dio”.