MaM
Messaggio del 2 aprile 2018:Cari figli, per mezzo del grande amore del Padre Celeste, sono con voi come vostra Madre e voi siete con me come miei figli, come apostoli del mio amore che senza sosta raduno attorno a me. Figli miei, voi siete quelli che, con la preghiera, dovete abbandonarvi in totalità a mio Figlio, affinché non siate più voi a vivere, ma mio Figlio in voi; in modo che tutti quelli che non lo conoscono, lo vedano in voi e desiderino conoscerlo. Pregate che vedano in voi umiltà decisa e bontà, disponibilità a servire gli altri; che vedano che voi vivete col cuore la vostra vocazione nel mondo, in comunione con mio Figlio. Che vedano in voi mitezza, tenerezza ed amore verso mio Figlio, come anche verso i vostri fratelli e sorelle. Apostoli del mio amore, dovete pregare molto e purificare i vostri cuori, in modo che siate voi i primi a camminare sulla via di mio Figlio; in modo che siate voi i giusti uniti dalla giustizia di mio Figlio. Figli miei, come miei apostoli dovete essere uniti nella comunione che scaturisce da mio Figlio, affinché i miei figli che non conoscono mio Figlio riconoscano una comunione d’amore e desiderino camminare sulla via della vita, sulla via dell’unità con mio Figlio. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 6-136 Ottobre 16, 1905 Quanto più l’anima si avvicina all’amore di Dio, più sperderà le virtù.

(1) Avendo letto un libro che trattava delle virtù, guardando me stessa stavo impensierita ché non vedevo in me nessuna virtù; se non fosse solo che voglio amarlo, lo voglio, vi amo, e voglio essere amata da Gesù benedetto, niente, niente esisteva in me di Dio. Or, trovandomi nel solito mio stato, il mio adorabile Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quanto più l’anima giunge al termine, per avvicinarsi alla fonte d’ogni bene, qual è il vero e perfetto amore di Dio, dove tutto resterà sommerso e solo l’amore galleggerà per essere il motore di tutto, così l’anima sperderà tutte le virtù che ha praticato per il viaggio, per rinchiudere tutto nell’amore e riposarsi di tutto per solo amare; non vi sperdono tutto i beati nel Cielo per solo amore? Così l’anima, più cammina, meno sente il diverso lavorio delle virtù, perché l’amore investendole tutte, le converte tutte in sé, tenendole in sé stesso a riposo, come tante nobili principesse, lavorando lui solo e dandole vita a tutte, e mentre l’anima non le avverte, nell’amore le trova tutte; ma però più belle, più pure, più perfette, più nobilitate, e se l’anima lo avverte è segno che sono divise dall’amore. Come per esempio, uno riceve un comando, e l’anima esercita l’ubbidienza per ubbidire a quel tale per acquistare la virtù, per sacrificare la volontà propria, e tant’altre ragioni che ci possono essere; ora facendo così già si avverte che si esercita l’ubbidienza, si sente la fatica, il sacrificio che porta con sé questa virtù. Un’altra ubbidisce, non per ubbidire a quel tale, né per altre ragione; ma conoscendo che Iddio si dispiacerebbe della sua disubbidienza, guarda Dio in quel che comanda, e per amor suo sacrifica tutto ed ubbidisce. L’anima non avverte in questo che obbedisce, ma solo che ama, perché solo per amore ha ubbidito; altrimenti avrebbe disubbidito lo stesso, e così di tutto il resto. Quindi, coraggio al cammino, che quanto più si cammina, tanto più presto, anche di qua pregusterai la beatitudine eterna del solo e vero amore”.