MaM
Messaggio del 25 luglio 1993: Cari figli, vi ringrazio per le vostre preghiere e per l'amore che mi mostrate. Vi invito a decidervi a pregare per le mie intenzioni. Cari figli, offrite delle novene sacrificandovi la dove vi sentite più legati. Io desidero che la vostra vita sia legata a me; sono vostra madre e desidero, cari figlioli, che satana non vi distolga perché lui desidera portarvi sulla cattiva strada, ma non lo può se voi non glielo permettete. Per questo figlioli rinnovate la preghiera nei vostri cuori e così capirete la mia chiamata e il mio vivo desiderio di aiutarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 6-130 Settembre 4, 1905 In tutti i tempi, Dio ha tenuto le anime che hanno ricevuto, per quanto può una creatura, lo scopo della Creazione, Redenzione e Santificazione.

(1) Continuando il mio solito stato, il mio adorabile Gesù mi faceva vedere la sua Sacratissima Umanità, tutte le sue piaghe, le sue pene; e da dentro le sue piaghe, fin dalle sue gocce di sangue uscivano tanti rami carichi di frutti e fiori, e pareva che mi comunicava le sue sofferenze e tutti i suoi rami carichi di fiori e frutti. Io sono rimasta meravigliata nel vedere la bontà di nostro Signore che mi partecipava tutti i suoi beni, senza escludermi di niente di tutto ciò che Lui conteneva; ed il benedetto mi ha detto:

(2) “Figlia diletta mia, non ti meravigliare di ciò che vedi, perché non sei sola o unica, perché in tutti i tempi vi ho tenuto le anime, che per quanto può una creatura, in qualche modo perfettamente, potesse ricevere lo scopo della mia Creazione, Redenzione e Santificazione, e potesse la creatura ricevere tutti i beni per cui l’ho creato, redento e santificato; altrimenti, se Io non avessi in ogni tempo, fosse pure una sola, si renderebbe frustranea tutta la mia opera, almeno per qualche tempo. Questo è ordine della mia provvidenza, della mia giustizia e del mio amore, che in ogni tempo vi tenessi almeno una sola che Io potessi parteciparle tutti i beni, e che la creatura mi desse tutto ciò che mi deve come creatura, altrimenti a che pro mantenere il mondo? In un momento lo sconquasserei. E perciò appunto mi scelgo le anime vittime, che come la divina giustizia trovò in Me tutto ciò che dovrebbe trovare in tutte le creature, e mi partecipò tutti insieme i beni che avrebbe partecipato a tutte le creature, in modo che la mia Umanità conteneva tutto, così nelle vittime trovo tutto in loro, e le partecipo tutti i miei beni. Nel tempo della mia Passione vi ebbi la mia carissima Madre, che mentre le partecipavo tutte le mie pene e tutti i miei beni, Essa come creatura era attentissima a radunare in Sé tutto ciò che mi avrebbero fatto le creature, quindi Io trovavo in Lei tutta la mia soddisfazione e tutta la gratitudine, il ringraziamento, la lode, la riparazione, la corrispondenza che dovevo trovare in tutti gli altri. Poi veniva la Maddalena, Giovanni, e così in tutti i tempi della Chiesa, onde per fare che dette anime mi fossero più gradite e potessi sentirmi tirato a dargli tutto, le prevengo prima e poi le nobilito l’anima, il corpo, il tratto, e fin la voce, in modo che una sola parola ha tanta forza, è tanto graziosa, dolce, penetrante, che tutto mi commuove e m’intenerisce, mi cambia, e dico: Ah! è questa la voce della mia diletta, non posso fare a meno di ascoltarla, sarebbe come se volessi negare a Me stesso ciò che vuole, se non debbo ascoltarla mi conviene toglierle la volontà di farla parlare, ma mandarla vuota non mai; sicché tra essa e Me, passa tale elettricità d’unione, che l’anima stessa non tutto può comprendere in questa vita, sebbene lo comprenderà con tutta chiarezza nell’altra”.