MaM
Messaggio del 2 febbraio 2011:Cari figli, vi radunate intorno a me, cercate la vostra strada, cercate, cercate la verità, ma dimenticate la cosa più importante: dimenticate di pregare correttamente. Le vostre labbra pronunciano parole senza numero, ma il vostro spirito non prova nulla. Vagando nelle tenebre, immaginate anche Dio stesso secondo il vostro modo di pensare e non quale è veramente nel suo Amore. Cari figli, la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore, dalla vostra sofferenza, dalla vostra gioia, dalla vostra richiesta di perdono dei peccati. Questa è la via per la conoscenza del vero Dio e con ciò stesso anche di sé stessi, perché siete creati a Sua immagine. La preghiera vi condurrà al compimento del mio desiderio, della mia missione qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 6-115 Giugno 2, 1905 La pazienza è l’alimento della perseveranza.

(1) Questa mattina, il benedetto Gesù nel venire mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la pazienza è l’alimento della perseveranza, perché la pazienza tiene a posto le passioni e corrobora tutte le virtù, e ricevendo le virtù dalla pazienza l’attitudine della vita continua, non sentono la stanchezza che produce l’incostanza, tanto facile alla creatura. Quindi né l’anima s’abbatte se è mortificata o umiliata, perché subito la pazienza le somministra l’alimento necessario, e vi forma un nodo più forte e stabile di perseveranza. Né se è consolata ed innalzata si spinge troppo, perché la pazienza alimentando la perseveranza, si contiene nella moderazione senza uscire dai suoi limiti. Oltre di ciò, siccome la pazienza è alimento, e fino a tanto che una persona si alimenta, si può dire che tiene vita, non è morta; così l’anima, fino a tanto che terrà pazienza, godrà la vita della perseveranza.