MaM
Messaggio del 2 gennaio 2019:Cari figli, purtroppo in mezzo a voi, figli miei, c’è tanta lotta, odio, propri interessi ed egoismo. Figli miei, così facilmente dimenticate mio Figlio, le Sue parole ed il Suo amore. La fede si spegne in molte anime ed il cuore è preso dalle cose materiali del mondo. Però il mio cuore materno sa che in mezzo a voi ci sono coloro che credono ed amano, coloro che cercano di avvicinarsi sempre più a mio Figlio, che Lo cercano instancabilmente e, in questo modo, cercano anche me. Questi sono gli umili e i miti i quali, con il dolore e la sofferenza che sopportano nel silenzio, con la loro speranza e soprattutto con la loro fede, sono gli apostoli del mio amore. Figli miei, apostoli del mio amore, vi insegno che mio Figlio non cerca preghiere con troppe parole, ma anche le opere ed i sentimenti, che preghiate, che con le preghiere personali cresciate nella fede e cresciate nell’amore. Amatevi gli uni e gli altri: questo è ciò che Lui chiede, questa è la via per la vita eterna. Figli miei, non dimenticate che mio Figlio ha portato la luce a questo mondo. L’ha portata a coloro che hanno voluto vederla e riceverla. Questi siate voi, perché questa è la luce della verità, della pace e dell’amore. Io vi guido maternamente ad adorare mio Figlio, ad amarLo con me. Che i vostri pensieri, parole ed opere siano rivolte a mio Figlio, che siano in Suo nome: solo allora il mio cuore sarà colmo. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 6-112 Maggio 26, 1905 Quando l’anima è tutta di Gesù, Lui sente il suo mormorio nel suo Essere.

(1) Trovandomi fuori di me stessa, mi sono trovata col bambino Gesù in braccia e stavo dicendogli: “Carino mio, tutta e sempre tua sono; deh! non permettere che vi scorra in me alcunché, fosse anche un’ombra, che non sia tua”.

(2) E Lui: “Figlia mia, quando l’anima è tutta mia, Io vi sento un mormorio continuo del suo essere in Me; me lo sento scorrere questo suo mormorio continuo nella mia voce, nel mio cuore, nella mente, nelle mani, nei miei passi, e fin nel mio sangue. Oh! come mi è dolce questo suo mormorio in Me; e come lo sento vado ripetendo: “Tutto, tutto, tutto è mio di quest’anima, ed Io t’amo, t’amo tanto”. E vi suggello il mormorio del mio amore in essa, sicché, com’Io vi sento il suo, così l’anima vi sente il mormorio mio in tutto il suo essere; sicché se l’anima in tutta sé stessa si sente scorrere il mio mormorio, è segno che l’anima è tutta mia”.