(1) Stando molto afflitta per la privazione del mio adorabile Gesù, stavo dicendo tra me stessa: “Come si è fatto meco crudele, io stessa non so capire come il suo buon cuore può giungere a farlo, e poi, se il perseverare gli piaccia tanto, eppure il mio perseverare non commuove il suo buon cuore”. Mentre dicevo questi ed altri spropositi, tutto all’improvviso è venuto e mi ha detto:
(2) “Certo che la cosa che più mi piace dell’anima è la perseveranza, perché la perseveranza è suggello della vita eterna e sviluppo della vita divina. Perché come Dio è sempre antico e sempre nuovo e immutabile, così l’anima con la perseveranza, con l’averla fatto sempre è antica, e con l’attitudine di farla è sempre nuova, ed ogniqualvolta la fa, si rinnova in Dio, restandovi immutabile e senza accorgersene. Siccome con la perseveranza fa acquisto continuo della vita divina in sé stessa, acquistando Dio vi suggella l’eterna vita. Vi può essere suggello più sicuro di Dio stesso?”