(1) Trovandomi nel solito mio stato, mi sentivo uno scontento di me stessa; ed essendo venuto il benedetto Gesù mi sono sentita entrare in tale contento che ho detto: “Ah! Signore, Voi solo siete il vero contento”.
(2) “E Lui ha soggiunto: “Ed Io ti dico che il primo contento dell’anima è Dio solo; il secondo contento è quando l’anima dentro di sé, e fuori di sé non mira altro che Dio; il terzo è quando l’anima trovandosi in questo ambiente divino, nessun oggetto creato, né creature, né ricchezze, rompono l’Immagine Divina nella sua mente, perché la mente si alimenta di ciò che pensa, e mirando solo Dio, guarda solo delle cose di quaggiù quelle sole che vuole Dio, non curandosi di tutto il resto, così si resta sempre in Dio; il quarto contento è il patire per Dio, perché l’anima e Dio, ora per mantenere la conversazione, ora per stringersi più intimamente, ora per attestarsi l’un l’altra il bene che si vogliono, Dio la chiama e l’anima risponde; Dio s’avvicina, l’anima lo abbraccia; Dio le dà il patire e l’anima volentieri patisce, anzi desidera di più patire per amore suo, per potergli dire: “Vedi come Ti amo?” E questo è il maggiore di tutti i contenti”.