(1) Standomi tutta afflitta ed oppressa, e vedendo il buon Gesù che gocciolava sangue, ho detto: “Signore benedetto, ed a me non volete darmi almeno una goccia di sangue per rimedio di tutti i miei mali?” E Lui mi ha detto:
(2) “Figlia mia, per donare ci vuole la volontà di chi deve dare, e la volontà di chi deve ricevere, altrimenti se una persona vuol dare, e l’altra non vuol ricevere, ad onta che la prima vuol dare non può dare, e viceversa, se la prima non vuol dare, l’altra non può ricevere, ci vuole l’unione dei voleri. Ahi! quante volte la mia grazia viene soffocata, il mio sangue respinto e calpestato”.
(3) E mentre ciò diceva, vedevo che nel sangue del dolce Gesù vermicolavano tutte le gente, e molti se ne uscivano fuori, non volendo stare dentro di quel sangue dove stavano racchiusi tutti i nostri beni, e qualunque rimedio ai nostri mali.