(1) Continuando il mio povero stato, pare ch’è venuto più d’una volta, e pareva che lo vedevo bambino circondato come da un’ombra, e mi ha detto:
(2) “Figlia, non senti la freschezza dell’ombra mia? Riposati in quella, che troverai ristoro”.
(3) E pareva che riposavamo insieme all’ombra sua, e mi sentivo tutta rinfrancare a Lui vicina , e poi ha seguitato a dire:
(4) “Diletta mia, se tu mi ami, non voglio che tu guardi né in te stessa né fuori di te, né se sei calda o fredda, né se fai molto o poco, né se soffri o godi, tutto questo dev’essere distrutto in te e solo devi avere l’occhio se fai quanto più puoi per Me e tutto per piacere a Me, gli altri modi, per quanto alti e sublimi ed operosi, non possono piacermi e contentare il mio amore. Oh! quante anime falsificano la vera devozione e profanano le opere più sante con la propria volontà, cercando sempre sé stesse. E se anche nelle cose sante si cerca il modo ed il gusto proprio e la soddisfazione di sé stessa, se trova sé stessa, sfugge Dio, e non lo trova”.