(1) Continuando il mio solito stato, non appena visto il mio adorabile Gesù ho detto: “Signor mio e Dio mio”. E Lui ha seguitato a dire:
(2) “Dio, Dio, Dio solo, figlia, la fede fa conoscere Dio, ma la fiducia lo fa trovare, sicché la fede senza la fiducia è fede sterile. E ad onta che la fede possiede immense ricchezze per potersi l’anima arricchire, se manca la fiducia ne resta sempre povera e sprovvista di tutto”.
(3) Onde, mentre ciò diceva mi sentivo tirare in Dio, e restavo in Lui assorbita come una gocciolina d’acqua nell’immenso mare, più che guardavo non trovavo né i confini dell’altezza, né quelli della larghezza, Cieli e terra, viatori e comprensori, tutti stavano immersi in Dio. Quindi vedevo anche le guerre, come quella della Russia col Giappone, le migliaia dei soldati che morivano o che morranno, e che per giustizia, anche naturale, la vincita starà da parte del Giappone; che altre nazioni europee stanno trattando macchinazioni di guerra alle stesse nazioni d’Europa. Ma chi può dire tutto ciò che si vedeva di Dio e in Dio? Per finirla faccio punto.