(1) Continuando il mio solito stato, quando appena è venuto il benedetto Gesù e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, quando l’anima propone, o di non peccare, oppure di fare un bene e non eseguisce i propositi fatti, il segno è che non si fanno con tutta la volontà, e che la luce divina non ha avuto contatto con l’anima, perché quando la volontà è vera e la luce divina, vi fa conoscere il male da evitare, o il bene da fare e difficilmente l’anima non eseguisce ciò che ha proposto, e questo perché la luce divina non vedendo la stabilità della volontà, non vi somministra la luce necessaria per evitare l’uno e per fare l’altro, al più possono essere momenti di sventura, abbandoni di creature o qualche altro accidente che l’anima pare che si vorrebbe distruggere per Dio, che vuol cambiare vita, ma non appena il vento degli accidenti si cambia, che tosto si cambia la volontà umana. Sicché, anziché volontà e luce, si può dire un miscuglio di passione a norma dei cambiamenti dei venti. Eppure la sola stabilità è quella che fa conoscere il progresso della vita divina nell’anima, perché essendo Dio immutabile, chi lo possiede partecipa della sua immutabilità nel bene”.