(1) Continuando il mio solito stato, sentivo intorno al mio letto persone che pregavano nostro Signore, io non badavo a sentire che cosa volevano, badavo solo che era tardi e Gesù benedetto non si faceva vedere ancora. Oh! come si straziava il mio cuore temendo che non venisse affatto, e dicevo tra me: “Signore benedetto, siamo già all’ultima ora, e non ci vieni ancora? Deh! non darmi questo dispiacere, fatti vedere solamente almeno”. Mentre ciò dicevo è uscito da dentro il mio interno ed ha detto a quelli che stavano a me d’intorno:
(2) “Lottare con la mia giustizia non è lecito alle creature, ma solo è lecito a chi tiene il titolo di vittima, non solo di lottare, ma di giocare con la giustizia, e questo perché nel lottare o giocare, facilmente si ricevono i colpi, le sconfitte, le perdite, e la vittima è pronta a ricevere sopra di sé i colpi, rassegnarsi nelle sconfitte e perdite senza che badi alle sue perdite, alle sofferenze, ma solo alla gloria di Dio ed al bene del prossimo. Se Io mi volessi placare, ho qui la mia vittima che è pronta a lottare ed a ricevere sopra di sé tutto il furore della mia giustizia”.
(3) Si vede che stavano pregando per placare il Signore, io sono lasciata mortificata e più amareggiata nel sentire ciò da nostro Signore.