(1) Continuando il solito mio stato, dopo avere molto stentato, quando appena ho visto il mio adorabile Gesù, mi ha detto:
(2) “Tu che tanto mi volevi, che cosa vuoi, che più t’importa?”
(3) Ed io: “Signore, niente io voglio, quello che più m’importa è Voi solo”.
(4) E Lui ha ripetuto: “Come, non vuoi niente? Chiedimi qualche cosa: La santità, la grazia mia, le virtù, che Io tutto ti posso dare”.
(5) Ed io di nuovo ho detto: “Niente, niente, voglio Voi solo e quello che volete Voi”.
(6) E di nuovo ha soggiunto: “Dunque non vuoi più niente? Me solo ti basto? I tuoi desideri non altra vita tengono in te che di Me solo? Quindi tutta la tua fiducia dev’essere in Me solo, che ad onta che non vuoi niente, otterrai tutto”.
(7) E senza darmi più tempo, come lampo è scomparso. Ond’io sono restata molto dispiaciuta, specie ché per quanto lo chiedevo, non ritornava, onde pensavo tra me: “Io non voglio niente, non penso, non mi curo che di Lui solo, e Lui pare che non si briga di me, non so come il suo buon cuore può giungere a tanto”. E tant’altri spropositi che dicevo. Ora in questo mentre è ritornato e mi ha detto:
(8) “Grazie, grazie. Qual’è più, quando il Creatore ringrazia la creatura o quando la creatura ringrazia il Creatore? Or, sappi che quando tu mi aspetti e stento a venire, Io ringrazio te; quando vengo subito, tu sei obbligata a ringraziare Me. Onde, ti pare niente che il tuo Creatore ti dia l’occasione come poter restare obbligato a te e ringraziarti?”
(9) Io sono restata tutta confusa.