(1) Trovandomi nel solito mio stato, dopo molto stentare, il benedetto Gesù è uscito da dentro il mio interno, e volendo io parlare mi ha messo il dito alla bocca dicendomi:
(2) “Taci, taci”.
(3) Io sono restata mortificatissima e non ho avuto più ardire di aprire la bocca, ed il benigno Gesù vedendomi così mortificata ha soggiunto:
(4) “Figlia mia carissima, la necessità dei tempi porta il silenzio, ché se tu mi parli, la tua parola lega le mie mani e mai vengo ai fatti di castigare come si conviene e siamo sempre da capo, quindi è necessario che tra te e Me abbia luogo per qualche tempo il silenzio”.
(5) E mentre ciò diceva è uscito un cartello in cui stava scritto: “E’ decretato flagelli, pene e guerre”. Ed è scomparso.