MaM
Messaggio del 25 novembre 1998: Cari figli! Oggi vi invito a prepararvi alla venuta di Gesù. In modo particolare preparate i vostri cuori. Che la santa confessione sia per voi il primo passo della conversione, e quindi, cari figli, decidetevi per la santità. Che la vostra conversione e la decisione per la santità cominci oggi e non domani. Figlioli, io vi invito tutti sulla via della salvezza e desidero mostrarvi la strada verso il paradiso. Perciò, figlioli, siate miei e decidetevi con me per la santità. Figlioli, accettate la preghiera con serietà e pregate, pregate, pregate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 6-24 Marzo 5, 1904 La croce è citazione, avvocato e giudice all’anima, per prendere possesso del regno eterno.

(1) Questa mattina sentendomi molto sofferente, con l’aggiunta della sua privazione; onde dopo avere molto stentato, appena per pochi istanti è venuto e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, le sofferenze, le croci, sono come tante citazioni che Io invio alle anime, se l’anima accetta queste citazioni, sia che siano citazioni che avvisano l’anima a pagare qualche debito, sia che sia avviso per fare qualche acquisto per la vita eterna, se l’anima mi risponde col rassegnarsi alla mia Volontà, col ringraziarmi, con l’adorare le mie sante disposizioni, ci mettiamo subito in accordo, e l’anima eviterà tanti inconvenienti che corrono d’essere citato di nuovo, di mettere avvocati, farne la causa e di subire la condanna del giudice. Solo rispondere alla citazione con la rassegnazione e con il ringraziamento supplirà a tutto questo, perché la croce le sarà citazione, avvocato e giudice, senz’altro bisogno per prendere possesso del regno eterno. Se poi non accetta queste citazioni, pensalo tu stessa in quanti abissi di sciagure, d’impicci, si getta l’anima e qual sarà il rigore del giudice nel condannarla per avere sfuggito la croce per giudice, tanto più mite, più compassionevole, più inclinato ad arricchirla anziché giudicarla, più intento ad abbellirla anziché condannarla”.