(1) Avevo dimenticato di dire quanto sto per scrivere, che ora per ubbidienza ridico, sebbene non sono cose certe, ma dubbie, perché mancava la presenza di nostro Signore.
(2) Mi trovavo fuori di me stessa e pareva che mi trovavo dentro d’una chiesa, dove stavano parecchi sacerdoti venerandi, ed unite anime del purgatorio e persone sante che stavano discorrendo tra loro sopra la chiesa di san Cataldo, e dicevano quasi con una certezza che si avrebbe ottenuto, ed io sentendo ciò ho detto: “Come può essere ciò, l’altro giorno correva voce che il Capitolo aveva perduto la causa, onde, per mezzo del tribunale non si è potuto ottenere, il municipio non la vuol dare, e voi dite che si deve ottenere?” E quelli hanno soggiunto: “Ad onta di tutte queste difficoltà, nonostante non è perduta, ed anche a giungere a mettere mano per atterrarla, pure non si potrà dire perduta, perché san Cataldo si saprà ben difendere il suo tempio, ma però, povero Corato se a ciò giungeranno”. Ma mentre ciò dicevano hanno ripetuto: “Hanno stato portate le prime robe, l’Incoronata è già trasportata alla casa sua, va’ tu innanzi alla Madonna e pregala che avendo incominciato la grazia, la compisse”. Io sono uscita da quella chiesa per andare a pregare, ma mentre ciò facevo mi sono trovata in me stessa.