(1) Alla presenza della Santissima Trinità, della Regina Madre Maria Santissima, dell’angelo mio custode, e di tutta la corte celeste, e per ubbidire al mio confessore, prometto che se il Signore per sua infinita misericordia mi facesse grazia di morire, quando mi troverò insieme col mio Sposo Celeste, di pregare ed impetrare il trionfo della Chiesa e la confusione e conversione dei suoi nemici; che nel nostro paese trionfi il partito cattolico e che la chiesa di san Cataldo si mettesse di nuovo in culto, che il mio confessore fosse libero delle sue sofferenze solite, con una santa libertà di spirito e la santità d’un vero apostolo di nostro Signore e che se sempre il Signore permette di mandarmi a lui, almeno una volta al mese, per conferire le cose celesti e cose appartenenti al bene dell’anima sua. Tanto prometto, quanto è da parte mia e lo giuro.