MaM
Messaggio del 5 agosto 2002:Cari figli, questa sera sono venuta come vostra Madre, piena di gioia. Rallegratevi anche voi. Vi chiamo alla santità. Pregate, cari figli. Soprattutto pregate nelle vostre famiglie, perchè la santità penetri nelle vostre famiglie; e invitate anche gli altri a pregare. Io prego anche per questo; prego per voi e per le famiglie qui presenti. Prego anche per i giovani che sono qui. E voi, giovani, cominciate a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 6-18 Febbraio 8, 1904 6[2] Una delle qualità di Gesù è il Dolore. Per chi vive della sua Santissima Volontà non esiste il purgatorio.

(1) Ricordo che un altro giorno, continuando a sentirmi sofferente, vedevo che il confessore pregava nostro Signore che mi toccasse dov’io soffrivo per farmi calmare le sofferenze, e Gesù benedetto mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il tuo confessore vuole che ti tocchi per farti alleggerire le pene, ma fra tante mie qualità, Io sono pure dolore, e toccandoti, anziché diminuire può crescere il dolore, perché la mia Umanità nella cosa in che più si dilettò fu il dolore, e si diletta ancora di comunicarlo a chi ama”.

6[2] Questo capitolo ha data dal 12/02/04 perché Luisa ha dimenticato dir questo nella data corrispondente. Il confessore le ha dato l’ubbidienza di farlo

(3) E pareva che in realtà mi toccava e facevami sentire più dolore, ond’io ho soggiunto: “Dolce mio bene, in quanto a me, non voglio altro che la tua Santissima Volontà, io non guardo né se mi dolgo, né se godo, ma il tuo Volere è tutto per me”.

(4) E Lui ha soggiunto: “E questo Io voglio, ed è la mia mira su di te, e questo mi basta e mi contenta, ed è il culto più grande e più onorevole che mi può rendere la creatura, e che mi deve come suo Creatore, e l’anima facendo così, si può dire che la sua mente vive e pensa nella mia mente; i suoi occhi, trovandosi nei miei, guardano per mezzo degli occhi miei; la sua bocca parla per mezzo della mia bocca; il suo cuore ama per mezzo del mio; le sue mani operano nelle mie stesse mani; i piedi camminano nei miei piedi; ed Io posso dire: “Tu sei il mio occhio, la mia bocca, il mio cuore, le mie mani ed i miei piedi”. E l’anima può dire viceversa: “Gesù Cristo è il mio occhio, la mia bocca, il mio cuore, le mie mani ed i miei piedi”. E l’anima trovandosi in questa unione, non solo di volontà, ma personale, morendo, niente le resta da purgare, e quindi il purgatorio non la può toccare, perché il purgatorio tocca quelli che vivono fuori di Me, o in tutto o in parte”.