(1) Questa mattina vedevo il confessore tutto umiliato, ed insieme il benedetto Gesù e san Giuseppe, il quale gli ha detto: “Mettiti all’opera, ed il Signore è pronto a darti la grazia che vuoi”.
(2) Dopo ciò, vedendo il mio caro Gesù sofferente come nel corso della Passione gli ho detto: “Signore, non sentivate stanchezza nel soffrire tante diverse pene?
(3) E Lui: “No, anzi una sofferenza accendeva più il cuore a soffrire l’altra, questi sono i modi del patire divino; non solo, ma nel patire ed operare non guarda altro che al frutto che da quello riceve. Io nelle mie piaghe e nel mio sangue vedevo le nazioni salvate, il bene che ricevevano le creature, ed il mio cuore anziché provare stanchezza ne sentiva gioia e ardente desiderio di più soffrire. Onde questo è il segno se ciò che si soffre è partecipazione delle mie pene: Se unisce patire e gioia di più patire, e se nel suo operare opera per Me, se non guarda a ciò che fa, ma alla gloria che dà a Dio ed al frutto che ne riceve.