MaM
Messaggio del 2 settembre 2006:Io vi raduno sotto il mio manto materno, per aiutarvi a conoscere l'amore di Dio e la sua grandezza. Figli miei, Dio è grande. Sono grandi le sue opere. Non ingannatevi che potete fare senza di Lui neanche un passo, figli miei. Andate e testimoniate il suo amore. Io sono con voi. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 4-164 Dicembre 18, 1902 Gesù la porta di nuovo a soffrire con Lui, per vincere a quelli che vogliono il divorzio.

(1) Non appena mi sono trovata nel solito mio stato, il benedetto Gesù è venuto, ma tanto sofferente che faceva compassione; onde tutto afflitto mi ha detto:

(2) “Figlia mia, vieni di nuovo a soffrire con Me per poter vincere l’ostinazione di quelli che vogliono il divorzio, proviamo un’altra volta, tu sarai sempre pronta a soffrire ciò che voglio, non è vero? Mi dai il tuo consentimento?”

(3) Ed io: “Sì, Signore, fate quello che volete”.

(4) Non appena detto sì, che il benedetto Gesù si è disteso dentro di me crocifisso, e siccome la mia natura era più piccola della sua, tanto mi ha stirato da farmi giungere alla sua stessa persona, poi ha versato pochissimo, sì, ma tanto amaro e pieno di sofferenze, che non solo mi sentivo i chiodi ai punti della crocifissione, ma tutto il corpo me lo sentivo confitto da tanti chiodi, in modo che mi sentivo tutta stritolare. Quindi, per poco mi ha lasciato in quella posizione e mi sono trovata in mezzo ai demoni, che vedendomi così sofferente dicevano: “Fino all’ultimo questa maledetta deve vincere un’altra volta che non facciamola legge del divorzio. Maledetta la tua esistenza, tu cerchi di nuocerci e di disperderci i nostri affari col rovinare tante nostre fatiche mandandole a vuote, ma te la faremo pagare, ti muoveremo contro vescovi, sacerdoti e gente, in modo che un’altra volta ti faremo passare il ticchio di accettare le sofferenze”. E mentre ciò dicevano mi mandavano vortici di fiamme e fumo. Io mi sentivo tanto sofferente che non capivo me stessa. Il benedetto Gesù è ritornato, ed i demoni se ne sono fuggiti alla sua vista, e di nuovo mi ha rinnovato le stesse sofferenze più forti di prima, e così ha ripetuto per altre due volte, e sebbene sono stata quasi sempre con Gesù, siccome mi trovavo come compressa da forti sofferenze, non gli ho detto niente, solo Lui or mi diceva:

(5) “Figlia mia, per ora è necessario che soffra, abbi pazienza, non vuoi prendere cura dei miei interessi come se fossero tuoi?”

(6) Ed ora mi sosteneva fra le sue braccia, non potendo la mia natura sostenere da sola il peso di quelle sofferenze. Poi mi ha detto:

(7) “Diletta, vuoi tu vedere il male che ne è avvenuto quei giorni che ti ho tenuto sospesa da questo stato?”

(8) In questo mentre non so come, ho visto la giustizia, e la vedevo piena di luce, di grazia, di castighi e di tenebre, e quanti giorni n’era stata sospesa, tanti rivoli di tenebre scendevano sopra la terra, e quelli che vogliono fare male e dire male restavano più accecati e prendevano forza a metterla in esecuzione, rivolgendosi contro della Chiesa e delle persone sacre. Io sono restata meravigliata, e Gesù mi ha detto:

(9) “Tu ti credevi che fosse niente, tanto che non ti curavi, ma non era così, hai visto quanto male ne è venuto, e quanta forza hanno preso i nemici da giungere a fare quello che in tempo che ti ho tenuto sempre in questo stato, non hanno potuto”.

(10) Dopo ciò è scomparso.