(1) Questa mattina il mio adorabile Gesù non ci veniva, onde io non vedendolo venire ho detto: “Che me ne sto più a fare in questo stato, se l’oggetto che mi teneva rapita più non viene? Meglio che la finisco una volta”. Mentre ciò dicevo è venuto per poco il mio dolce Gesù e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, tutto il punto sta nel reprimere i primi moti, se l’anima sta attenta in questo, tutto andrà bene; se poi no, ai primi moti non repressi usciranno le passioni fuori, e romperanno la fortezza divina, che come siepe circonda l’anima, per tenerla ben custodita ed allontanarle i nemici che sempre cercano d’insidiare e di nuocere alla povera anima; ma però se appena avvertita entra in sé stessa, si umilia, si pente, e con coraggio vi pone rimedio, la fortezza divina vi si serra di nuovo intorno all’anima; se poi non vi pone rimedio, rotta che sta la divina fortezza, darà la rotta a tutti i vizi. Quindi attenta ai primi moti, pensieri, parole che non siano retti e santi, -ché sfuggiti che ti siano i primi non è più l’anima che regna ma le passioni che padroneggiano-, se vuoi che la fortezza non ti lasci sola un solo istante”.