(1) Trovandomi fuori di me stessa, sono andata cercando il mio dolcissimo Gesù, e mentre giravo l’ho visto in braccia alla Regina Madre, stanca come stava, tutta ardita, l’ho quasi strappato e me l’ho preso fra le mie braccia dicendogli: “Amor mio, questa è la promessa di non dovermi lasciare, mentre nei giorni scorsi poco o niente ci siete venuto?”
(2) Ed Egli: “Figlia mia, con te ci stavo, solo che non mi hai veduto con chiarezza, e poi se i tuoi desideri fossero stati tanto ardenti da bruciare il velo che t’impediva di vedermi, mi avresti certo veduto”.
(3) Poi, come se avesse voluto farmi un’esortazione ha soggiunto:
(4) “Non solo devi essere retta, ma giusta; e nella giustizia entra l’amarmi, lodarmi, glorificarmi, ringraziarmi, benedirmi, ripararmi, adorarmi, non solo per sé, ma per tutte le altre creature; questi sono diritti di giustizia che esigo da ogni creatura, e che come Creatore mi spettano, e chi mi nega un solo di questi diritti, non può dirsi mai giusto. Perciò pensa a compiere il tuo dovere di giustizia, che nella giustizia troverai il principio, il mezzo ed il fine della santità”.