(1) Questa mattina mi sono trovata fuori di me stessa, e dopo d’essere andata in cerca del mio adorabile Gesù, l’ho ritrovato; ma con mia sorpresa ho visto che teneva conficcate nei piedi, sotto alle piante, tante spine che le davano dolore e l’impedivano di camminare, tutto afflitto si è gettato nelle mie braccia quasi volendo trovare riposo e farsi togliere da me quelle spine, io me l’ho stretto e gli ho detto: “Dolce amor mio, se saresti venuto nei giorni scorsi non vi sareste conficcate tante spine, al più come se ne conficcava qualcuna, così ve l’avrei tirata, ecco che avete fatto col non venire”. E mentre ciò io dicevo, gli andavo tirando tutte quelle spine, ed i piedi del benedetto Gesù sgorgavano sangue, e Lui spasimava per il forte dolore. Dopo ciò, come se si fosse rinfrancato ha voluto anche versare e poi mi ha detto:
(2) “Figlia mia, che corruzione nei popoli, che storti sentieri vi battono, ma a ciò ha influito il mal esempio dei capi, mentre chi possiede la minima di qualunque autorità, lo spirito di disinteresse dev’essere luce per farlo distinguere che è capo, e la giustizia da lui esercitata dev’essere come folgore da colpire gli occhi degli astanti, in modo da non poterli far muovere di lui e dai suoi esempi”.
(3) Detto ciò è scomparso.