MaM
Messaggio del 25 giugno 2020: Cari figli! Ascolto le vostre suppliche e preghiere ed intercedo per voi presso mio Figlio Gesù che è via, verità e vita. Figlioli, ritornate alla preghiera e aprite i vostri cuori in questo tempo di grazia ed incamminatevi sulla via della conversione. La vostra vita è passeggera e non ha senso senza Dio. Perciò sono con voi per guidarvi verso la santità della vita affinchè ciascuno di voi scopra la gioia di vivere. Figlioli, vi amo tutti e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 4-89 Ottobre 2, 1901 Gesù la porta nel Cielo, gli angeli gli chiedono la mostri a tutte le gente. Lei nuota in Dio e tratta di comprendere l’interno Divino.

(1) Questa mattina il mio adorabile Gesù è venuto e mi ha trasportato fuori di me stessa, in mezzo alle gente; chi può dire i mali, gli orrori che si vedevano? Onde tutto afflitto mi ha detto:

(2) “Figlia mia, che puzza che tramanda la terra; mentre doveva essere una col Cielo, e siccome nel Cielo non si fa altro che amarmi, lodarmi e ringraziarmi, l’eco del Cielo doveva assorbire la terra e formarne uno solo, ma la terra si è resa insopportabile, onde vieni tu ed unisciti col Cielo, ed a nome di tutti vieni a darmi una soddisfazione per loro”.

(3) In un istante mi sono trovata in mezzo ad angeli e santi; non so dire come mi sono sentita una infusione di ciò che cantavano e dicevano gli angeli ed i santi; ed io al pari di loro ho fatto la mia parte a nome di tutta la terra. Il mio dolce Gesù tutto contento dopo ciò ha detto rivolto a tutti:

(4) “Ecco dalla terra una nota angelica, quanto mi sento soddisfatto”.

(5) E mentre ciò diceva, quasi per ricompensarmi mi ha preso fra le sue braccia, mi baciava e ribaciava, e mostrandomi a tutta la corte Celeste, come oggetto delle sue più care compiacenze. Nel vedere ciò, gli angeli hanno detto:

(6) “Signore, vi preghiamo mostrate ciò che avete operato in quest’anima alle gente, con un segno prodigioso della vostra onnipotenza, per la gloria vostra e per il bene delle anime non tenete più nascosti i tesori in lei versati, onde vedendo e toccando loro stessi la vostra onnipotenza in un’altra creatura, può essere di ravvedimento ai cattivi e di maggior sprone a chi vuol essere buono”.

(7) Io nel sentir ciò mi sono sentita sorprendere da un timore, e tutta annullandomi, tanto che mi vedevo come un piccolo pesciolino, mi sono gettata nel cuore di Gesù dicendo: “Signore non voglio altro che voi, e di essere nascosta in voi; questo vi ho chiesto sempre, e questo vi prego a confermarmi”. E detto ciò mi sono rinchiusa nell’interno di Gesù, come nuotando nei vastissimi mari dell’interno di Dio. E Gesù ha detto a tutti:

(8) “Non l’avete sentito? Non vuol altro che Me, ed essere nascosta in Me, questo è il suo più gran contento; ed Io nel vedere un’intenzione così pura mi sento più tirato verso di lei, e vedendo il suo dispiacere se mostrassi alle gente con un segno prodigioso l’opera mia, per non contristarla non le concedo ciò che mi avete domandato”.

(9) Ma gli angeli pareva che insistevano, ma io non ho dato più retta a nessuno, non facevo altro che nuotare in Dio, per comprendere l’interno Divino; ma ché, mi pareva di essere come un fanciullino che vuole stringere nella sua piccola manina un’oggetto di smisurata grandezza, che mentre lo prende gli sfugge, ed appena gli riesce di toccarlo, sicché non può dire né quanto pesa, né quanta larghezza conteneva quell’oggetto, ossia come un altro fanciullo che non conoscendo tutta la profondità degli studi, dice con l’ansia di dover imparar tutto in un breve tempo, ed appena gli riesce d’imparare le prime lettere dell’alfabeto. Così la creatura non può dire altro: “L’ho toccato, è bello, è grande, non c’è bene che non possiede; ma quanto è bello? Quanta grandezza contiene? Quanti beni possiede? Non so dirlo, ossia, può dire di Dio le prime lettere dell’alfabeto, lasciando indietro tutta la profondità degli studi. Sicché, i miei carissimi fratelli, angioli e santi, anche in Cielo, come creature non hanno la capacità di comprendere in tutto il loro Creatore, sono come tanti recipienti ripieni di Dio, che volendo riempirli di più, traboccano fuori. Credo che sto dicendo tanti spropositi, perciò faccio punto.